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L'Enciclopedia dello Studio Ghibli
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Discussione: L'Enciclopedia dello Studio Ghibli (Letto 18866 volte)
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sgammati
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Risposta #20 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:08:35 »
Ghiblies
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/ghiblies-logo_small.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Giburiizu
Regia:
Hayao Miyazaki
Anno:
episodio 1 - 2000 / episodio 2 - 2002
Genere:
TV spot
Durata:
20min. cad.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/ghiblies-strip.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Ghiblies (che si pronuncia con la "g" dura) è un breve film mandato in onda durante uno special TV riguardante lo Studio Ghibli. Parla di un "romanzesco" studio di animazione chiamato appunto Ghibli e delle persone che ci lavorano.[/div]
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Ultima modifica: 21 Ottobre , 2004, 12:06:04 da sgammati
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Risposta #21 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:09:12 »
The Cat Returns
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/neko_dvd_buenavista_japan.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Neko no Ongaeshi
Regia:
Morita Takeshi
Sceneggiatura:
Yoshida Reiko
Musiche:
Nomi Yuji
Produzione:
Studio Ghibli
Anno:
2002
Genere:
Animazione
Durata:
75 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/cat.j_1.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Haru è una giovane liceale, con i classici problemi di una ragazza della sua età: i ritardi a scuola, le figuracce di fronte al ragazzo che le piace… Una mattina, mentre sta rischiando l'ennesimo ritardo, salva un gatto che sta per essere investito da un camion.Il gatto si rialza e, gentilmente, la ringrazia. Immaginate la faccia di Haru: quella di chiunque sentisse un gatto parlare!!!La sera, mentre si sta coricando, Haru sente dei rumori per la strada. Esce a curiosare e vede un corteo di gatti che si ferma proprio davanti casa sua!!! Il re dei gatti in persona è venuto per ringraziarla di aver salvato il principe, per questo Haru riceverà un'adeguata ricompensa.Per ringraziarla il re intende farle visitare il suo mondo, invisibile agli occhi umani, e darla in sposa allo stesso principe. Haru, che non ha nessuna intenzione di diventare una gattina, cerca qualcuno che possa aiutarla a rifiutare questa "ricompensa" e si imbatte in "Barone", un solitario micio aristocratico che vive, sotto forma di pupazzo, nella vetrina di un negozio di antichità.
Neko no ongaeshi è, fondamentalmente, un cartone animato rivolto ai più giovani. Se si accetta questo assunto il film risulta piacevole e divertente, intriso di sentimentalismo e di momenti umoristici. Se si cerca invece il paragone con le precedenti pellicole dello Studio Ghibli non possono che nascere alcune perplessità, ed emerge l'idea di un film privo di ambizioni, che si accontenta di divertire il pubblico più giovane senza offrire molti spunti di riflessione.[/div]
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Risposta #22 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:10:03 »
Earlier Films
(traduzione e arrangiamento di alcune recensioni by YusukeUrameshi)
Gulliver's Space Travels
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/gulliver.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Garibaa no Uchuu Ryokou
Regia:
Masao Kuroda, Sanae Yamamoto
Anno:
1965
Genere:
animazione
Durata:
80 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Il primo lavoro di Miyazaki è stato quello di intercalatore in Wan Wan Chushingura (Il cane da guardia Bow Bow) nel 1963. Ma il primo film in cui Miyazaki mostrò la sua brillante creatività è stato Gulliver nel 1965. Era ancora un semplice intercalatore, ma propose delle modifiche al progetto e animò le scene che aveva cambiato. Alla fine della storia, Gulliver doveva salvare una principessa robot del Paese dei Robot. Miyazaki, apportò questa modifica in modo che il corpo metallico del robot si rompesse e ne uscisse una principessa umana. Questo, cambiò l'intera trama del film. Ora i robot erano persone intrappolate in corpi robot che riacquistavano le loro sembianze umane grazie all'aiuto di Gulliver.[/div]
The Adventures of Hols, Prince of the Sun - La Grande Avventura Del Principe Valiant (La Spada del Sole)
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/valiant.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Taiyou no Ouji Horusu no Daibouken
Regia:
Isao Takahata
Anno:
1968
Genere:
animazione
Durata:
99 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Hols vive nell'isolato nord con il nonno ed un amico orsetto, ma ogni giorno deve combattere contro i lupi argentati. Un giorno il nonno muore, ma prima di morire gli rivela che lui non appartiene a quel luogo, fu portato via dallo stesso nonno ancora in fasce dal suo villaggio quando fu attaccato da una malvagia creatura: il giovane Hols decide allora di ritornare al suo villaggio, dove troverà nuovi amici e la minaccia di sempre, i lupi argentati. Altro grande film del maestro Miyazaki, questo film è del 1969, ed il titolo italiano ufficiale è La grande avventura del piccolo principe Vailant, titolo che non c'entra niente, appiccicato per sfruttare il successo dell'omonimo fumetto.[/div]
The Flying Ghost Ship
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/ghostship.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Sora Tobu Yuureisen
Regia:
Hiroshi Ikeda
Anno:
1969
Genere:
animazione
Durata:
? min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Miyazaki ha lavorato come key animator a Nava Fantasma, un film animato del 1969 della Toei Douga. Propose scene in cui dei carri armati marciavano e sparavano nel centro di Tokyo, e dopo li animò. Voleva mostrare cosa sarebbe successo se l'esercito avesse cominciato a usare la sua forza nel centro della città. Questa idea è stata usata anche in "Lupin III: Farewell Beloved Lupin".[/div]
Puss in Boots - Il gatto con gli stivali
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/gatto_1.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Nagagutsu wo Haita Neko
Regia:
Fred Ladd, Kimio Yabuki
Anno:
1969
Genere:
animazione
Durata:
80 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Iniziano con questo film, del 1969, le avventure del gatto Perrault, liberamente tratte dall'omonima fiaba. In un'ambientazione alla moschettieri, si narrano le peripezie di un gatto gentiluomo che fugge dalla condanna a morte della confraternita dei gatti perchè amico dei topi. Il film, a cui collaborò il grande maestro Miyazaki, divenne così famoso da trasformare addirittura il gatto Pero nel simbolo della TOEI.[/div]
Ali Baba and the 40 Thieves - Ali Babà e i 40 ladroni
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/alibaba.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Garibaa no Uchuu Ryokou
Regia:
Akira Daikuhara, Hiroshi Shidara
Anno:
1971
Genere:
animazione
Durata:
55 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Ali Baba è un fresco sequel in versione paroditata della nota storia dalle 1000 e una notte Distribuito in Giappone nel 1971, la storia prende il via 33 generazioni dopo che il primo Ali Baba ebbe a che fare con i 40 ladroni, con i ruoli adesso invertiti. Il discenddente di Ali Baba è un tiranno egoista che non esita a sguinzagliare le sue truppe contro chiunque osi opporsi a lui. Ad un certo punto giunge una banda di 40 improbabili furfanti assieme ad un genio con crisi d'ansia e frenetici sketch sorgono spontanei.
Nessun dubbio che ci sia stato davvero un gran lavoro dietro la realizzazione di Ali Baba, specialmente i key animators, incluso Hayao Miyazaki. PArtendo dai primissimi titoli di testa, il pubblico non ha più possibilitè di scordarsi che l'animazione possa trovare limite solo nell'immaginazione dell'animatore.
Il climax finale in particolare è pura comicità infarcita di azione e non vi è remora nel riconoscere la mano di Miyazaki nella coreogragia animata. Mentre questo solo film ha un design più "cartoonesco" dei personaggi e degli sfondi assai di più di quanto il Maestro ben ci abbia abituati, sono perfettamente in tema con il delizioso humor che permea tutta l'opera.[/div]
Animal Treasure Island - Gli Allegri Pirati dell'Isola del Tesoro
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/pirati.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Doubutsu Takarajima
Regia:
Hiroshi Ikeda
Anno:
1971
Genere:
animazione
Durata:
78 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Miyazaki lavorò come key animator a Doubutsu Takarajima, un film animato prodotto dalla Toei Douga nel 1971. Basato sull'Isola del Tesoro di Stevenson, tutti i personaggi appaiono come animali tranne Jim e Kathy (che è una tipica eroina di Miyazaki). E' un divertente film di avventura.[/div]
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Risposta #23 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:10:40 »
Panda! Go Panda!
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/panda_dvd_pioneer_us.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Panda Kopanda
Regia:
Isao Takahata
Sceneggiatura:
Hayao Miyazaki
Musiche:
Masahiko Sato
Produttore:
Shunzo Kato
Anno:
1972
Genere:
Animazione
Durata:
35+38 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by nausicaa.net - traduzione e adattemento by Tanakkas):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/i17.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Panda Kopanda (Panda! Go Panda!) è un film di 30-minuti fatto nel 1972. Miyazaki ha creato l'idea originale, lo script, il Layouts ed ha lavorato alle animazioni chiave,Takahata ha diretto il film. La storia riguarda una ragazza piccola, Mimiko, che è stata lasciata sola da sua madre. Ma presto, un grande, simpatico, caloroso papa Panda (Papanda-San è il suo nome) con il suo piccolo (kopanda nel giapponese) si presenta alla casa di Mimiko. Dato che la casa è vicina a una bella foresta di bambù (i panda mangiano il bambù), hanno deciso di vivere con lei. I tre formano una famiglia e fanno tante cose assieme e vissero felici e contenti.
Questo Film di animazione è considerato un prototipo di Totoro. Miyazaki ha detto che era il primo anime fatto specificamente per i bambini (particolarmente per i suoi) ed ha fatto Totoro poiché ha desiderato farne un'altro simile. Papa panda realmente assomiglia a Totoro con il suo sorriso grande e disegno rotondo, e Mimiko assomiglia a Mei con le sue codine. Tuttavia, è più vecchia di Mei e come Satsuki, Mimiko è indipendente e autosufficente, e si prende cura di Kopanda (Pan-chan è il suo nome) come Satsuki si è presa cura di Mei. Con una storia delicata, con un disegno dolce, e una colonna sonora che ricorda quella di Totoro, Panda è definitivamente l'origine di Totoro.[/div]
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Risposta #24 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:11:27 »
Lupin III: Il Castello di Cagliostro
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/lupin-cagliostro_dvd_japan.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Rupan Sansei: Terebi to Kariosutoro no Shiro( user posted image )
Regia:
Hayao Miyazaki
Sceneggiatura:
Hayao Miyazaki, Haruya Yamazaki
Musiche:
Oono Yuuji
Produttore:
Tetsuo Katayama
Anno:
1979
Genere:
Animazione
Durata:
100 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by Cinemazone):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/lupin.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Per il suo lungometraggio d'esordio, datato 1979, Hayao Miyazaki riprende i personaggi di una delle più note serie televisive dell'animazione giapponese, serie a cui lui stesso collaborò: parliamo ovviamente di Lupin III, forse il più longevo anime della storia, con un gran numero di serie televisive e di film per un personaggio il cui successo, a oltre trent'anni dalla sua prima apparizione televisiva, non accenna tutt'oggi a diminuire. Più precisamente, il regista rielabora qui alcuni spunti contenuti in tre degli episodi da lui diretti della prima, storica serie del 1971, costruendo loro intorno una storia di spionaggio che vede coinvolti tutti i personaggi originariamente creati dalla fantasia del fumettista Monkey Punch.
La personalissima concezione che Miyazaki ha del cinema di animazione si nota già con chiarezza, pur trovandosi il regista a lavorare su un soggetto non suo: lo storyboard disegnato meticolosamente, l'attenta scelta delle "inquadrature", l'importanza della fotografia e della musica come parte integrante del tutto: è una regia assolutamente e squisitamente "cinematografica", quella di Miyazaki, che si ritrova già anni luce avanti a quella della sua controparte americana (la Disney, nella fattispecie) e anticipa di anni le tendenze del cinema di animazione giapponese a venire. La sfrenata, surreale fantasia del regista, e nel contempo la sua eccezionale, rigorosa abilità tecnica, si esaltano soprattutto nelle scene d'azione: da ricordare in particolar modo quella, mozzafiato, dell'inseguimento in macchina all'inizio del film, sequenza che attirò addirittura l'attenzione di Steven Spielberg che la definì una delle migliori scene d'azione mai viste al cinema. In più, Miyazaki da' un taglio molto personale alla vicenda, che la fa differenziare dalla sua controparte televisiva pur mantendendone sostanzialmente invariato lo spirito e le caratteristiche di base.
Quella che ci viene presentata è in definitiva una fiaba, ben mascherata sotto un intreccio di spionaggio: gli archetipi della fiaba ci sono tutti, dalla fanciulla imprigionata in un castello, al suo crudele carceriere, al cavaliere che deve liberarla, per finire con il tesoro nascosto. L'abilità di Miyazaki è stata quella di aver trasportato questi elementi in un contesto contemporaneo, integrandoli alla perfezione con l'intreccio di base e mantenendo un'unità di tono assolutamente invidiabile. Fondamentale e coinvolgente è la storia d'amore contenuta nel film, un amore che affonda le radici in un lontano, dimenticato passato, e che vede coinvolti due personaggi estremamente diversi (una nobile fanciulla e un fuorilegge dal cuore d'oro): un motivo che il regista dimostra di padroneggiare perfettamente, e con il quale riesce a coinvolgere immediatamente lo spettatore. Da ricordare a questo proposito la bella sequenza del primo incontro tra Lupin e Clarisse, con la luce soffusa, l'atmosfera estremamente dolce (ben sottolineata dal tema musicale di Oono Yuuji), e il primo, magnetico contatto di due universi all'apparenza distanti che si attraggono tuttavia vicendevolmente: oggetti dell'attrazione sono ciò che a ciascuno dei due manca, ovvero l'innocenza da una parte, e la libertà assoluta dall'altra. Un altro motivo che nel film acquista uno spessore drammatico inedito è quello del dualismo, mutuato dalla serie, tra Lupin e il suo acerrimo rivale, l'ispettore Zenigata: a quest'ultimo in particolare, la sceneggiatura da' uno spessore tutto nuovo, presentandolo come un irreprensibile difensore della legalità e della giustizia che finisce per scontrarsi con i suoi superiori, complici degli intrallazzi politico-economici che permettono al Conte di Cagliostro i suoi loschi traffici. Così, l'uomo si troverà incredibilmente dalla stessa parte del suo rivale storico: i due arriveranno a lottare fianco a fianco e mostreranno alla fine un rispetto reciproco che travalica i rispettivi, antitetici ruoli. E' un tema, questo del rispetto tra due antagonisti "naturali", mutuato da tanta cinematografia noir americana ed europea, che qui va a rinnovare uno dei motivi portanti del soggetto originale, infondendogli nuovo interesse.
La sceneggiatura, scritta da Miyazaki insieme al suo co-sceneggiatore Tadashi Yamazaki, si traduce quindi in un intreccio strutturato in modo perfetto, e i personaggi sono delineati in modo che possa facilmente affezionarvisi sia chi ha conosciuto e amato la serie televisiva, sia chi ne è completamente digiuno. Ma il punto di forza principle di questo film è proprio la regia, che con il suo carattere cinematografico e il suo perfetto equilbrio tra romanticismo, azione, suspence e commedia, fa già capire che ci si trova senza ombra di dubbio di fronte a un vero autore: un autore che era evidentemente insofferente dei vincoli imposti dal mercato delle serie televisive e cercava nel lungometraggio un mezzo per poter esprimere più liberamente quella che era già la sua poetica (la formazione dello Studio Ghibli, infatti, verrà dopo pochi anni).
Un film da recuperare e guardare con attenzione, quindi, qualcosa di più rispetto a un semplice esordio e qualcosa di più, anche, rispetto a uno dei tanti episodi che compongono la cosmopolita galassia di uno dei personaggi più amati del mondo dell'animazione, di tutte le latitudini.[/div]
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Risposta #25 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:12:10 »
Chie the Brat movie & series
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/chie_cover.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Jarinko Chie
Regia:
Isao Takahata
Sceneggiatura:
Isao Takahata, Noboru Shiroyama
Musiche:
Masaru, Hoshi
Produzione:
Knack
Anno:
1981/83
Genere:
Animazione
Durata:
110 min. + 64 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE:
Jarinko Chie è un film diretto da Takahata nel 1981. Basato sul "molto popolare" manga scritto da Etsumi HARUKI, parla di una bimba di circa dieci anni, Chie, "la ragazza più sfortunata del Giappone", che gestisce il commensale della famiglia mentre il suo padre disoccupato di yakuza e sua madre sono separati. Ciò suona realmente deprimente, ma è in realtà una commedia molto divertente!
La storia è vissuta a Osaka, che ha una cultura completamente diversa da Tokyo. Dopo il successo del film, è stata fatta una serie TV e Takahata ha lavorato come il direttore principale. [/div]
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Risposta #26 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:12:44 »
Gauche the Cellist
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/goshu_dvd.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Sero Hiki no Goushu
Regia:
Isao Takahata
Sceneggiatura:
Kenji Miyazawa
Musiche: Yoshio Mamiya
Produttore:
Kouichi Murata
Anno:
1982
Genere:
Animazione
Durata:
63 min.
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (traduzione e arrangiamento by YusukeUrameshi):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/goshu_3.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Prima che la critica acclamasse Una Tomba per le Lucciole e prima che lo Studio Ghibli realizzasse il suo primo film, il regista Isao Takahata realizzò un film che narrava la vita di un giovane musicista. Gauche il Violoncellista, unisce un po' di musica e un po' di immaginazione per raccontare come il protagonista impari a conoscere meglio se stesso con l'aiuto di alcuni amici.
Gauche il Violoncellista è stato realizzato nel 1981 e dura 63 minuti. Dal titolo si può intuire il nome del protagonista e lo strumento che suona. E' un membro dell'orchestra del suo paese che si sta preparando per un concerto che si terrà 10 giorni dopo. Il direttore d'orchestra non è molto contento di come le proce si stiano svolgendo e identifica Gauche come l'elemento più scarso e gli dice di esercitarsi.
Gli esercizi si rivelano difficili per Gauche ma quattro inaspettati visitatori cambieranno tutto. Il primo è un gatto che gli chiede di suonare qualcosa di diverso dal pezzo che stava provando. Poi arriva un volatile che gli chiede di insegnargli una scala musicale. Il terzo visitatore è un tanuki che gli chiede di suonare con lui. (Un tanuki è una creatura simile a un procione ma non lo è. La parola è spesso tradotta erroneamente come procione o tasso). L'ultimo visitatore è un topo che chiede a Gauche di curare il figlio malato.
Ogni animale che visita Gauche rappresenta un aspetto del suo talento che deve essere migliorato. Questa idea funziona bene per il film, che lo fa sembrare una favola e al tempo stesso una storia di crescita intellettuale. Ma non è una storia incentrata su un solo personaggio. Le idee espresse nel film sono più importanti dei sentimenti dei personaggi. Probabilmente imparerete qualcosa di importante.
Gauche il Violoncellista, è un cartone animato piuttosto vecchio e lo dà a vedere. I personaggi sono ben disegnati e colorati ma l'animazione non mostra la sua età. Questa si nota invece in effetti come vento e pioggia e in altre poche situazioni. Questo di certo non crea un problema alla visione dal momento che la qualità globale è elevata abbastanza da compensare il fatto che l'animazione era ancora un campo in cui si doveva far pratica nei primi anni '80.
La musica di Gauche il Violoncellista, ha ancora il suo fascino oggi nonostante la qualità delle registrazioni. E' per lo più eseguita con strumenti a corda, con un piccolo assortimento di ottoni e di strumenti a fiato. I pezzi dei singoli strumenti sono ben registrati, ma il risultato globale dell'orchestra non è stato registrato a dovere. Nonostante tutto, la musica è eccellente, adatta ad un film
incentrato sulla musica.[/div]
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Risposta #27 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:13:16 »
Lupin III TV series
[/size]
Lupin III - Prima Serie
[/color][/b][/size]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/lupin_tv_italy.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Rupan Sansei
Regia:
Masaaki Osumi (co-diretto da Hayao Miyazaki & Isao Takahata)
Sceneggiatura:
Monkey Punch
Musiche:
Takeo Yamashita
Produzione:
Monkey Punch/TMS-K
Anno:
1971/72
Genere:
Serie TV
Durata:
23 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by lupinthe3rd.net):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/e02-1.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']La prima serie animata di Lupin III vede la luce nell'autunno del 1971, quando la Tokyo Movie, dopo aver presentato il progetto a diverse emittenti televisive, trova la disponibilità della YTV (Yomiuri Terebi). Il regista Masaaki Osumi vi si dedica con entusiasmo, intenzionato a seguire da vicino lo sprito dei fumetti di Monkey Punch per creare un prodotto diverso dai cartoni animati trasmessi all'epoca dalla TV giapponese e apprezzabile da parte di un pubblico adulto. Influenzato dal cinema del periodo (i film di James Bond, gli spaghetti western), Osumi porta sullo schermo avventure anticonformiste dal sapore "noir", piene di morti ammazzati ed erotismo. Il suo Lupin III è un antieroe cinico e spavaldo, che ha per unico compagno un sardonico Daisuke Jigen; Fujiko è spregiudicata e sensuale come nessun altro personaggio animato visto prima in televisione; anche Zenigata è una figura dalla personalità ombrosa e Goemon, che appare solo in un secondo momento (nel ruolo avversario di Lupin), un guerriero dal carattere sanguigno. La serie è arricchita dalle suggestive musiche, dal sound tipicamente anni '60/'70, di Takeo Yamashita, e dall'accattivante caratterizzazione grafica di Yasuo Otsuka, un valente direttore dell'animazione formatosi sui film della Toei Doga; Otsuka rivede i personaggi in modo personale, dando loro un design più morbido che nei fumetti di Monkey Punch, e pone una notevole cura nel disegno delle armi e dei mezzi di trasporto (dalla Mercedes Benz SSK di Lupin alla Harley Davidson di Fujiko), tutti riprodotti con estrema fedeltà; il suo talento grafico riesce a compensare in parte la povertà tecnica delle animazioni.
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/e15-3.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Una particolarità che sembra che nessuno manchi di citare a proposito della serie è il colore della giacca di Lupin, che dal rosso delle copertine e delle tavole a colori del fumetto (che era stato lasciato tale nel film pilota e sarà mantenuto in gran parte delle produzioni animate successive) diventa verde per meglio adattarsi alle caratteristiche degli schermi televisivi dell'epoca. Il frutto del lavoro di Osumi e del suo staff è un prodotto di straordinario fascino, ma quando il primo episodio viene trasmesso, ottiene indici di ascolto di poco superiori al 6%; gli sponsor e i responsabili dell'emittente televisiva ordinano a Osumi di semplificare la serie e addolcirne i toni; il regista prova a difendere il proprio lavoro, ma viene forzato ad abbandonare la produzione. Trovandosi a gestire una serie senza un regista, Otsuka propone Hayao Miyazaki e Isao Takahata, che aveva conosciuto alla Toei Doga, come sostituti di Osumi. Miyazaki e Takahata reintervengono prepotentemente sul lavoro già impostato da Osumi, provocando ulteriori malumori e defezioni nello staff, e modificano radicalmente le atmosfere della serie; i toni "cattivi" vengono smorzati, le storie vengono impostate più su avventure rocambolesche che sul noir e i personaggi vengono addolciti: Lupin diventa una sorta di fuorilegge romantico, Fujiko viene privata della sua carica erotica e rivista anche graficamente, Goemon perde la violenza che lo aveva inizialmente caratterizzato per diventare un fedele compagno di Lupin. Anche la Mercedes Benz guidata da Lupin nei primi episodi viene sostituita da una più ordinaria Fiat 500 (modellata sull'auto dello stesso Otsuka). Il risultato è nel complesso gradevole, con punte di ottima qualità, ma non eguaglia il fascino degli episodi di Osumi. La serie, comunque, non riesce a recuperare ascolti e viene interrotta al 23° episodio. Quando in seguito sarà replicata, otterà invece un enorme successo.[/div]
Lupin III - Seconda Serie
[/color][/size][/b]
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/awd_lupin-dvd.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Rupan Sansei
Regia:
Kyosuke Mikuriya, Yasumi Mikamoto, Shigetsugu Yoshida, Kazunori Tanabashi, Noboru Ishiguro, Yagi Ishikura, Hideo Nishimaki, Hideo Takayashiki, Tsutomu Teruki (Hayao Miyazaki)
Sceneggiatura:
Monkey Punch
Musiche:
Yuji Ono
Produzione:
Monkey Punch/TMS-K
Anno:
1977/80
Genere:
Serie TV
Durata:
155 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by lupinthe3rd.net):
Nel 1976, la Tokio Movie subisce un terribile tracollo finanziario: il numero di serie prodotte cala drasticamente e i dipendenti, cui non viene più garantito il regolare pagamento dei salari, abbandonano in massa lo studio; la compagnia chiuderà al termine della produzione della serie Ganso Tensai Bakabon.[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/2stva.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Rifondata la società col nome di Tokio Movie Shinsha, il presidente Yutaka Fujiokaavvia un'energica politica di ricostruzione, facendo esordire nell'arco di tre giorni (fra l'1 e il 3 ottobre 1977) tre nuove serie destinate a rilanciare la ditta: Shin Kyojin no Hoshi (Tommy la Stella dei Giants), seguito di uno dei più grandi successi della vecchia Tokio Movie, Rittai Animeshon - Ie Naki Ko (Remì), un adattamento di Sans Famille di Hector Malot, e la nuova serie di Lupin III; la scelta di questo terzo titolo è per molti versi scontata: le repliche della prima serie, difatti, hanno ottenuto un enorme successo, arrivando a toccare uno share del 32%, e numerosi fan chiedono una nuova serie; inoltre da qualche mese è ripresa la pubblicazione dei fumetti di Monkey Punch su Manga Action. Le storie sono prevalentemente caratterizzate da toni di commedia, azione e da un ritmo vivace, oltre che da una discreta dose di erotismo; non mancano tuttavia parentesi drammatiche, talvolta anche molto amare. Rispetto alla serie precedente, le caratteristiche dei personaggi sono maggiormente definite e i loro ruoli fissati in modo più stabile, scivolando però talvolta nello stereotipo o nel bozzettismo: Lupin è caratterizzato come una simpatica canaglia un po' buffona, che sà tirare fuori al momento adatto risorse imprevedibili, ma viene regolarmente circuito da una Fujiko spregiudicata e calcolatrice; Jigen, di cui viene accentuato il carattere ombroso (e occasionalmente approfonditi il passato burrascoso e i difficili rapporti con le donne), e Goemon, saldamente ancorato all'antica morale dei samurai, mal sopportano la ragazza e la devozione che Lupin nutre per lei; Zenigata è presentato come goffo e ingenuo, puntualmente beffato da Lupin. Vengono inoltre più volte sottolineate le capacità fuori dal comune dei personaggi (l'abilità nei travestimenti di Lupin, la mira infallibile di Jigen, la facoltà di Goemon di tagliare ogni cosa con la sua spada), che, insieme al ricorso a elaborati stratagemmi e tecniche bizzarre, rendono spesso le loro imprese poco verosimili. Gli episodi sono di volta in volta ambientati in diversi paesi del mondo, e abbondano caricature di personaggi famosi, parodie e riferimenti storici, mitologici, letterali, teatrali, cinematografici e così via. Per scrivere le nuove avventure di Lupin viene chiamato un nutrito staff di sceneggiatori, fra cui alcuni di quelli che avevano lavorato alla pima serie, come Tadaaki Yamazaki e Atsushi Yamatoya, autori dei primi episodi "duri" del 1971, o Kiyoshi Miyata, inconfondibile per il taglio rocambolesco e fantasioso delle sue storie; fra quelli che iniziano a occuparsi di Lupin a partire da questa serie, va ricordato almeno il prolifico Yutaka Kaneko. La regia della maggior parte degli episodi è curata da Kyosuke Mikuriya, un valido professionista dallo stile fresco e gradevole, che aveva già collaborato alla prima serie in qualità di aiuto regista; a Mikuriya si alterna soprattutto l'ottimo Yasumi Mikamoto, abilissimo nell'utilizzare le più varie tecniche espressive del linguaggio cinematografico per sottolineare l'atmosfera delle varie sequenze; più occasionali saranno le partecipazioni di altri registi. A partire dal secondo anno di trasmissione, il compito di supervisionare la serie è affidato a Seijun Suzuki, un abile regista di film "dal vero" (e modello ispiratore, tra gli altri, di John Woo, Quentin Tarantino e Takeshi Kitano) che negli anni '70 si ritrova lavorare per la TV a causa dell'ostracismo decretatogli dai produttori cinematografici. Lanciando la serie la TMS decide di stanziare un budget di circa 7 milioni di yen a episodio (la lavorazione di un episodio animato dell'epoca costa fra i 4 e i 5 milioni di yen), rendendo possibile la relizzazione di scene elaborate e ricche di azione, anche se il numero comunque limitato di disegni intermedi non permette una grande fluidità di movimenti. La qualità tecnica, peraltro, migliorerà ulteriormente nel corso della serie. La caratterizzazione grafica dei personaggi, curata da Takeo Kitahara, nei primi episodi segue abbastanza fedelmente quella del manga di Monkey Punch, pur attenuandone i tratti più grotteschi e ispirandosi in parte anche al design della prima serie animata; col proseguire della serie, lo stile andrà facendosi sempre più tondeggiante, perdendo ogni somiglianza coi fumetti originali. Il taglio grafico, comunque, è spesso rivisto in modo molto personale dai vari disegnatori: così, al tratto slanciato di Junsaburo Takahata, Hiromi Yokoyama o Hitoshi Oda, si alterna quello pulito di Kazuhide Tomonaga o Tsukasa Tannai (che lavoreranno anche ad alcuni episodi, visivamente superbi, realizzati fra il 1979 e il 1980 dalla Telecom Animation Film), o ancora quello caricaturale e spontaneo di Yuzo Aoki. I colori vivaci e dalle tinte calde e la pulizia grafica dei fondali sottolineano l'atmosfera "solare" delle storie. Al fascino della serie contribuiscono in modo determinante le briose musiche di Yuji Ono, un geniale compositore che a una formazione fondamentalmente jazzistica unisce un personale gusto per la contaminazione di generi e per la citazione (si riconoscono qua e là celebri motivi come il tema di Charlie's Angels o quello di James Bond, e riarrangiamenti di brani classici); alcuni dei pezzi da lui composti, come il tema della serie, o la canzone Super Hero, diventeranno popolarissimi tra i fans. I brani di Ono, eseguiti in gran parte dallo stesso autore col suo complesso You & the Explosion Band, sono abbinati alle varie sequenze, in modo talvolta un po' "fracassone" ma indubbiamente efficace, dall'abile Seiji Suzuki; Ono e Suzuki cureranno l'aspetto musicale di quasi tutte le successive produzioni di Lupin.Grazie anche a una situazione di mercato particolarmente favorevole (è il periodo del cosiddetto anime boom), la serie proseguirà per tre anni con costante successo di pubblico, distinguendosi, nonostante gli inevitabili alti e bassi di un prodotto seriale, per il suo elevato livello qualitativo: soprattutto nell'ultima stagione, numerosi episodi raggiungono vette artistiche veramente notevoli. [/div]
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Risposta #28 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:13:55 »
Heidi
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/heidi.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Arupusu no Shoujo Haiji
Regia:
Takahata Isao
Sceneggiatura:
Yoshida Yoshiaki, Sasaki Mamoru, Okawa Hisao
Musiche:
Watanabe Takeo
Produttore:
Takahashi Shigehito
Anno:
1974
Genere:
TV Series
Durata:
52 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by DBfamily):
Tratto dal romanzo di Johanna Spyri; Heidi è un'orfanella che viene spedita dalla tutrice, la spocchiosa zia Dete, a vivere in montagna col nonno montanaro, in un paesino svizzero chiamato Mayenfeld; egli all'inizio la tratta con indifferenza, ma poi i due diventano inseparabili. Heidi passa le sue giornate sui pascoli insieme al pastorello Peter. A rovinare tutto ci pensa la zia Dete, che viene a riprendersi Heidi e la manda a studiare a Francoforte in una casa dove vive Clara, una bambina paralitica, a cui subito comunica la sua voglia di vivere.[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/heidi1.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Ma in città Heidi non è felice, sia per via della nostalgia di casa, sia per la rigida disciplina imposta dalla severissima governante, la signora Rottenmeier. Dopo un attacco di sonnambulismo, in cui viene scambiata per un fantasma, finalmente ottiene di ritornare sui monti. Qui mantiene una fitta corrispondenza con Clara, la quale, l'estate successiva, la va a trovare. Per merito dell'aria di montagna (e di una mucca che la fa spaventare), Clara impara a camminare, facendo restare di stucco il padre, la nonna e la governante, quando la vengono a prendere.
Nota In Italia è stato realizzato anche un lungometraggio dal titolo Heidi torna tra i monti, nato da un'operazione di montaggio degli ultimi episodi della serie televisiva. L'unica particolarità riguarda le animazioni della sigla di testa e di coda che, per l'occasione, sono state sostituite da una serie di fermo immagine di alcuni disegni amatoriali, peraltro di pessima fattura, raffiguranti i principali protagonisti della serie.
Record Assoluto è stato il secondo cartone giapponese (anche se coprodotto coi tedeschi) trasmesso in Italia. Ebbe un enorme successo, il disco con la sigla cantata da Elisabetta Viviani battè tutti i record d'incasso.
Nota il primo cartone in assoluto è stato Vicky il Vichingo, trasmesso nel 1977, mentre al terzo posto figurano i Barbapapà.
Record Assoluto primo cartone ad avere venduto dischi della propria sigla, ha dato il via a un nuovo mercato discografico. 52 EP, RAI1, Martedì 7 Febbraio 1978 alle 1705.[/div]
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Risposta #29 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:16:54 »
Il fedele Patrash (Dog of Flanders)
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/patrash.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Furandaazu no Inu
Regia:
Yoshio Kuroda
Sceneggiatura:
Toyohiro Andô, Tsunehisa Itô, Takayuki Kase, Akira Matsushima, Ryuzo Nakanishi, Ouida, Michio Satô, Yukiko Takayama, Yoshiaki Yoshida, Shin'ichi Yukimuro
Musiche:
Takeo Watanabe
Produttore:
Takaji Matsudo, Kôichi Motohashi, Junzô Nakajima, Shigeto Takahashi
Anno:
1975
Genere:
TV Series + Movie
Durata:
52 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by AnimeNFO):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/139.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Nello è un ragazzo che conduce una vita povera ma felice, aiutando suo nonno Jehan a trasportare il latte al villaggio vicino. Ama molto disegnare e il suo sogno è di diventare un pittore del calibro del grande artista Peter Paul Rubens.
Un giorno Nello trova Patrash, un cane che è stato maltrattato e abbandonato. Nello porta a casa Patrash e si prende cura del povero animale. Il tempo passa e i due sviluppano un'intima amicizia e diventano estremamente legati.
Alois, la figlia della famiglia più ricca del villaggio, comincia a frequentare il nostro eroe e a condividerne le esperienze e le speranze. Comunque la povertà di Nello e il suo sogno di diventare un pittore allontanano il padre di Alois Kozetsu e gli altri abitantidel villaggio. Nello scopre per la prima volta la crudeltà delle persone in mezzo a cui è cresciuto e deve impegnarsi a fondo per riottenerne la stima e il rispetto. Con determinazione e perseveranza, questo giovane ragazzo non molla mai il suo sogno senza mai curarsi di quanto sodo debba lavorare per realizzarlo.[/div]
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Risposta #30 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:17:59 »
Marco - Dagli appenini alle ande (3000 Miles in Search of Mother)
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/marco-dvd-bandai-japan.gif\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Haha wo Tazunete Sanzenri
Regia:
Takahata Isao
Sceneggiatura:
Fukazawa Kazuo
Musiche:
Sakata Koichi
Produttore:
Nakajima Junzo, Matsudo Takaji
Anno:
1976
Genere:
TV Series
Durata:
52 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (nausicaa.net - traduzione e arrangiamento by YusukeUrameshi):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/marco.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Haha wo Tazunete Sanzenri è basato su una storia breve di Edmondo De Amicis che narra di un ragazzo italiano, Marco, e del suo viaggio alla ricerca della madre. L'Italia stava attraversando un periodo di profonda crisi, così per mantenere la famiglia, la madre di Marco va in Argentina per lavorare come domestica (come i figli di Piccolo vanno in America per trovare lavoro in Porco Rosso). Ma dopo aver scritto alla famiglia che era malata, le sue lettere smisero di arrivare. Allora Marco decide di andare in Argentina per cercarla ma scopre che non abitava più all'indirizzo che la madre gli aveva dato. Marco viaggierà per l'Argentina per trovarla, incontrerà persone meravigliose e vivrà molte avventure durante il suo viaggio.[/div]
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Risposta #31 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:18:49 »
Rascal, il mio amico orsetto (Rascal the Raccoon)
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/rascal-dvd-bandai-japan.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Araiguma Rasukaru
Regia:
Endo Seiji & Saito Hiroshi, Koshi Shigeo
Sceneggiatura:
Miyazaki Akira, Kato Mei, Ota Seigo, Sato Kasuke
Musiche:
Watanabe Takeo
Produttore:
Nakajima Junzo & Kato Yoshio
Anno:
1977
Genere:
TV Series
Durata:
52 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (pelleas.net - traduzione e arrangiamento by YusukeUrameshi):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/rascal.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Sterling North vive una vita semplice con suo padre e sua madre nel Wisconsin rurale. Un giorno, mentre era nella foresta con i suoi amici, scopre un piccolo procione la cui madre è stata appena sparata e uccisa. Il ragazzo avverte la necessità di portare quel grazioso cucciolo a casa e di crescerlo come un animale domestico. Ma capisce anche che quella creatura un giorno dovrà tornare libera. Il ragazzo decide di chiamare quel procione Rascal. Rascal impara presto a pescare, a sedersi a tavola e a non lavare le zollette di zucchero; fa anche stare in pensiero Sterling poichè Rascal scappa via regolarmente per esplorare il vicinato. Ma dimostra lealtà alla mano che lo nutre, e ritorna sempre. Gli abitanti del paese sono tutti amici del procione, in particolare il robusto Jim, il lavandaio, che da a Rascal la menta peperita; tutti sono amici di Rascal tranne il retrogrado vicino, il signor Thurman, che non lo sopporta e dice che "l'unico procione buono è un procione morto". Presto inizia la scuola, e la vita per Rascal e Sterling prosegue. Fino alla primavera dell'anno seguente, alcuni eventi cambiano tutto: il ranch del padre di Sterling viene distrutto da una tempesta, e la famiglia cade in disgrazia. E quindi arriva il momento per Starling di affrontare l'inevitabile: deve lasciare libero Rascal e andare nel Milkwaukee per vivere con sua sorella.
La qualità dell'animazione presenta degli errori, e non regge il confronto con gli standard gli attuali, ma la serie compensa questo con la qualità della regia, del superbo realismo della trama e dell'impostazione, e grazie anche all'autentica e memorabile colonna sonora. La serie è semplice e descrive la vita quotidiana dell'epoca. Tutti i personaggi principali raggiungono una grande individualità, in particolare il padre e Sterling, che sono i due personaggi più convincenti di tutta la serie. Per queste ragioni, questa serie, è insieme a Marco e Heidi una delle pietre miliari di "real life" Anime.[/div]
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Risposta #32 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:19:26 »
Peline Story
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/perrine_r3_dvd.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Periinu Monogatari
Regia:
Saito Hiroshi & Koshi Shigeo, Koshi Shigeo
Sceneggiatura:
Miyazaki Akira, Sato Kasuke, Kato Mei
Musiche:
Watanabe Takeo
Produttore:
Nakajima Junzo & Matsudo Takaji
Anno:
1978
Genere:
TV Series
Durata:
53 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by paffio.it):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/peline2.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Fine diciannovesimo secolo, in un piccolo villaggio della Bosnia, dopo la prematura morte del padre, Peline e la madre decidono di partire per raggiungere il nord della Francia,dove vive il nonno paterno.
Il lungo viaggio richiede però molto denaro, per questo motivo Peline e sua madre decidono di portare avanti l'attività del padre.Inizia così la loro avventura di fotografe ambulanti, che le porterà di città in città...... ma dure prove le attendono lungo il cammino.[/div]
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Risposta #33 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:20:05 »
Anna dai capelli rossi (Anne of Green Gables)
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/anne_r3_dvd.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Akage no An
Regia:
Takahata Isao
Sceneggiatura:
Takahata Isao, Chiba Shigeki, Isomura Aiko, Takano Takekuni, Araki Yoshihisa, Kamiyama Seijiro
Musiche:
Mori Shigeto & Miyoshi Akira
Produttore:
Nakajima Junzo & Endo Shigeo
Anno:
1979
Genere:
TV Series
Durata:
50 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by paffio.it):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/1339.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Anna Shirley , una piccola orfanella dalla fervida immaginazione, vienne adottata per sbaglio da Matthew e Marilla, fratello e sorella, che desideravano adottare un orfanello per avere un aiuto nella conduzione della loro fattoria. Dopo i primi dubbi i due fratelli decidono di tenere Anna con loro, che si rivelerà la scelta migliore della loro vita.[/div]
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Risposta #34 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:20:50 »
Conan - Il ragazzo del futuro
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/conan_dvd_01.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
Titolo originale:
Mirai Shounen Konan ( user posted image )
Regia:
Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Keiji Hayakawa
Sceneggiatura:
Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Yoshiyuki Tomino (soggetto originale di Alexander Key)
Musiche:
Shin'ichirou Ikebe
Produzione:
Nippon Animation NHK
Anno:
1978
Genere:
TV Series
Durata:
26 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by nippofun-megazine.it):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/futureconan.gif\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Conan è una serie tv del 1978, prodotta dalla Nippon Animation (la casa produttrice di Guru Guru) su commissione della NHK (la rete di stato giapponese, l'equivalente della nostra RAI) che a suo tempo decise di produrre una serie a cartoni animati per festeggiare i 25 anni di trasmissione televisive.La storia narrata nei 26 episodi dell'anime è ispirata al racconto di ALEXANDER KEY, The Incredible Tide (lett. "L'incredibile marea", 1970). Questo anime che fu importato dalla DORO TV è stato trasmesso più volte ed ha sempre lasciato il segno.
La storia ci parla di una Terra che viene devastata dall'uomo nella sua assurda guerra condotta con le terrificanti armi elettromagnetiche. L'uso di queste spaventose armi, fece inclinare l'asse terrestre, questi sconvolgimenti climatici produssero una gigantesca onda che spazzò su tutti i cinque continenti devastando tutte le terre emerse, poi si calmò e restituì, ai pochi sopravvissuti, un panorama ben diverso dal precedente... inizia Conan. Durante la guerra un gruppo di persone tenta di lasciare la Terra con una astronave (nell'adattamento italiano "Razzo") per andare nello spazio e restarvi fino a che gli sconvolgimenti climatici non si fossero placati, il razzo è però colpito dai detriti prodotti dalle esplosioni e quindi non riesce a lasciare l'atmosfera e si schianta su di un piccolo lembo di Terra. Qui i pochi sopravvissuti sono costretti a fare i conti con i disagi ed i bisogni elementari dell'uomo come l'acqua ed il cibo. Superato l'iniziale disagio le persone si adattano, gli anni passano e nasce Conan che, all'inizio della storia è rimasto l'ultimo sopravvissuto sull'isola (Isola Perduta) insieme al Nonno. Pensate lo stupore dei due quando trovano sulla spiaggia una bambina, la piccola Lana, che dice loro che altre persone sono sopravvissute e che si trovano su di una altra isola......
La gioia dell'incontro è presto gelata dall'arrivo dei cattivi di "INDASTRIA" una città di ferro sorta a testimoniare che la stupidità umana non ha alcun limite! Monsley è la fidata persona a cui Lepka, direttore della città di Indastria, ha affidato il compito di recuperare Lana, la nipote del Dottor Rao l'unico scienziato che sa come sfruttare l'energia solare, energia che Lepka vuole usare per dominare quel che resta della Terra!Questo è solo l'inizio della storia che vedrà affacciarsi altri personaggi molto importanti che solo la bravura di Miyazaki (Princess Mononoke, Nausicaa, Sen to Chiro solo per citarne alcuni) e Isao Takahata (anna dai capelli rossi, Una Tomba per le lucciole), poteva descrivere così bene in così poche puntate. Che dire della crudeltà di Lepka, che emerge sin dalla sua prima apparizione, l'amicizia e il carattere molto infantile ma leale di Gimpsy, il buffo Capitano Deiss e la conversione di Monsley!
La storia brevemente descritta e che la maggior parte di voi probabilmente conosce altro non è che la terza versione dello storyboard che Miyazaki produsse. All'inizio la storia doveva partire con Lana e Conan che già si conoscevano, Monsley (inizialmente Monskey) doveva essere un medico in età avanzata (doveva addirittura avere i capelli bianchi), Deiss, il Capitano, inizialmente doveva essere il militare a capo del Blocco Occidentale che aveva dato il via alla Guerra, il suo carattere è stato poi modificato ed è stato reso l'uomo simpatico e opportunista, mentre i suoi iniziali "lineamenti caratteriali" sono stati passati a Lepka.
L'elemento che maggiormente caratterizza questa serie e che ci fa, se non comprendere, per lo meno intuire, la genialità e le tendenze socialiste di Miyazaki e Takahata, stà nella contrapposizione forte dei due luoghi simbolo della serie Conan, HYARBOR, calda terra dove le persone lavorano tutte per tutti, e la fredda e capitalistica INDASTRIA, con il suo sistema sociale basato sui punti di merito necessari per ottenere la cittadinanza.[/div]
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Risposta #35 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:21:31 »
Il fiuto di Sherlock Holmes
[img align=\'left\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/hound_r1_dvd_vol1.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']
T
itolo originale:
Meitantei Homuzu ( user posted image )
Regia:
Koji Masunari, Hayao Miyazaki (per 6 episodi)
Sceneggiatura:
Hideyuki Kurata
Musiche:
Taku Iwasaki
Produzione:
SME Visual Works - Sony - Studio Deen
Anno:
1984/85
Genere:
TV Series
Durata:
26 episodi
[div style=\"width=98%\" align=\"justify\"]
RECENSIONE (by wangazine):
[img align=\'right\' src=\"http://utenti.lycos.it/rollerclub/ghibli/holmes_p.jpg\" border=\'0\' alt=\'user posted image\']Questa produzione ci fu una stretta collaborazione dell'Italia, in particolare della RAI, che insieme alla TMS e alla Rever commissionò a Miyazaki e al suo Staff questo prodotto. In particolare numerosi disegnatori italiani parteciparono alla produzione dei primi episodi tra cui il figlio di Tony Pagot (il compianto autore di Calimero) Marco, che instaurerà una forte amicizia con Hayao Miyazaki in persona e che avrà l'onore di vedere utilizzato il suo nome nel personaggio principale di Porco Rosso. Purtroppo problemi relativi ai diritti d'immagine sui personaggi di Sir Arthur Conan Doyle e l'abbandono dopo i primissimi episodi della Rai come produttrice della serie, vedranno ridotti gli stanziamenti e posticipata la messa in onda, ma il fenomeno degli animali umanizzati (in perfetto stile Disney e quindi adattissimi per i programmi per bambini) aveva colpito nel segno e Sherlock Holmes (o Sherlock Hound se si vuole utilizzare il titolo inglese) entrò nell'immaginario collettivo di tutti in pochissimo tempo.
Sherlock Holmes è un famosissimo detective privato nella Londra dell'Età Vittoriana (nel nostro caso però Miyazaki si sposta un po' più avanti nel tempo, diciamo nei primi anni del ventesimo secolo, visto che vedremo moltissime automobili e aereoplani) che assieme al suo fido compagno il dottor John "Elementare" Watson (credeteci o no da piccolo credevo davvero che il nome di Watson fosse "Elementare") si adopera a risolvere i casi più disparati e irrisolti da Scotland Yard capeggiata dall'inetto Lestrade. A combattere il portentoso investigatore troveremo la sua nemesi, il cattivissimo Moriarty e due suoi scagnozzi. Che c'è di bello in questo anime? Beh, a dirla tutta i personaggi sanno molto di cliché. Moriarty è il cattivone arraffone che vuole far soldi rubando ed è accompagnato da due suoi tirapiedi completamente imbecilli. E' il classico trio di cattivi da contrapporre agli eroi, che tuttavia risultano di una simpatia dilagante per la loro goffaggine, tanto da voler alla fine parteggiare per loro più che per i nostri eroi senza macchia e senza paura perché hanno appena lavato i loro indumenti con l'omino bianco. Avete presente il Trio Drombo? Ecco... Moriarty e i suoi compari, Smiley e Todd, si comportano allo stesso modo. Le storie poi si dipanano nella maniera classica e tutte più o meno allo stesso modo, evento negativo cagionato da Moriarty, Lestrade che non cava un ragno dal buco, intervento fortuito o causato di Holmes a rimettere le cose a posto, fuga di Moriarty con annessa figura barbina di Lestrade che non riesce a catturarlo. Noia dunque? Non del tutto, è vero che le storie non sono tanto ricamate e si concludono tutte in 30 minuti scarsi, ma negli episodi in cui interviene Miyazaki di pugno sulla sceneggiatura e sulla regia (solo 6 a dire la verità), la qualità si eleva all'ennesima potenza fornendo momenti di concitazione davvero inaspettati per un anime indirizzato ad un pubblico molto infantile. Da quello che ho detto ne deriva ovviamente che Miyazaki non ha partecipato attivamente e pienamente ad ogni episodio e questo ne comporta una certa scostanza qualitativa per quanto riguarda il plot narrativo e la regia ma nessuna differenza vi è per quel che concerne il disegno e le animazioni che risultano lineari e molto ben animate, logicamente tenendo conto il periodo in cui sono state effettuate (ci troviamo a cavallo tra l'84 e l'85).
Altra nota davvero impressionante è il doppiaggio. Chi se lo ricorda, ricorderà indubbiamente le fragorose risate che si faceva ogni volta che Moriarty apriva bocca nel suo straordinario accento torinese, mai nessun'altro doppiaggio ha provato tanto se non con penosi risultati, Mauro Bosco riesce nell'intento di farci innamorare del personaggio ancor più di quanto non ce ne fosse bisogno. Ottime poi le interpretazioni di Elio Pandolfi (Sherlock) e Riccardo Garrone (Watson).[/div]
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Risposta #36 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:22:30 »
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Risposta #37 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:23:01 »
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Risposta #38 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:23:33 »
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Risposta #39 inserito::
21 Ottobre , 2004, 02:24:19 »
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