Bufala di sicuro non è, visto che non è una trovata giornalistica, se andate sul sito del governo è scritto nero su bianco.
Il problema in questi casi è la sottile differenza gramamticale che passa tra un "si impegna a" e "dovrà", e visto che si tratta della prima ipotesi il tutto si traduce in una semplice inversione di rotta che porterà l'attenzione non solo sul Digitale Terrestre, ma sulle altre piattaforme, di gran lunga più proficue e sfruttabili.
D'altra parte già l'apparato Raiclick di Rai.it è pieno zeppo di contenuti multimediali, si può trovare lo streaming di gran parte dei programmi attuali anche dopo solo 1 giorno dalla messa in onda in TV.
Sono ottime intenzioni. Se a queste seguirà la messa in pratica pure solo del 50% di quello che ci sta scritto su sto documento sarebbe il più grande passo in avanti della RAI dai tempi di "Bandiera Gialla", tornando a giustificare pienamente il canone che paghiamo.