Litr Forum

L’arte della Guerra
Sun tzu

Si tratta di un trattato di arte bellica scritto da Sun Tzu, stratega cinese del periodo “primavere e autunni” (722-481 a.C.).
Ora, se è vero che Napoleone e Machiavelli hanno considerato questo trattato la loro Bibbia, perché leggerlo noi che non conduciamo gli eserciti?
Perché a pensarci bene ogni giorno abbiamo le nostre battaglie lavorative, amorose ecc. quindi perché agire alla cieca senza strategia?
Dedicato : a chi è simpatizzante del judo e del taoismo, ai moderni samurai,  agli avvocati, agli ansiosi, agli irruenti.

Ecco alcuni spunti:
-   La strategia è la via del paradosso…adescate il nemico con la prospettiva di un vantaggio e conquistatelo con la confusione.
-   Sconfiggere il nemico non significa distruggerlo, ma piegarlo alle nostre volontà.
-   Mai attaccare per primi, aspettare di essere attaccati per ritorcere contro l’avversario la sua stessa irruenza.
-   Il primo nemico è la tua ira.
-   Non pensare a vincere o a perdere, pensa solo a combattere bene.
-   “conoscere l’altro e se stessi(cento battaglie senza rischi), non conoscere l’altro e conoscere se stessi (a volte vittoria a volte sconfitta), non conoscere né l’altro né se stessi (ogni battaglia è un rischio certo).
-   Gli opposti si generano reciprocamente, quindi si deve reagire ad un comportamento dell’avversario attraverso il suo opposto (es se è irrequieto reagire con la calma, ordine contro disordine, silenzio contro clamore).
-   Lasciare lo spazio per consentire la resa o la ritirata.
-   Finchè si vuole qualcosa non la si otterrà, al contrario l’atteggiamento spontaneo e naturale avrà sempre risultati positivi.
-   A meno che non ci sia un vantaggio, non muovetevi. A meno che non ci sia un buon risultato, non applicatevi. A meno che non siate in pericolo, non date battaglia.
-   Chi in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto. Chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe dell’avversario, è il più abile in assoluto.
 

“Oggi, nell'epoca in cui la guerra sembra un'opzione tranquillamente intercambiabile con la politica, non è quindi così sbagliato riavvicinarsi alle parole di un guerriero che, conoscendo bene l'arte delle armi, riteneva che la vittoria più grande fosse quella ottenuta senza combattere.”
 

e' un libro che ho conosciuto all'esame di "gestione dell'innovazione e dei progetti".E' esemplare la sua applicabilità a qualunque contesto....in fondo non si tratta di verità trascendentali ma di piccole osservazioni che prendono piede a partire dall'osservazione degli scontati eventi quotidiani...io l'ho consigliato ad un sacco di gente :+1:

è quasi uguale al fondamento su cui si basa la mia arte marzaile :) magari una letta veloce....

Magari mandamone na copia anche a Sor Giorg Dabliu...visto come sta andando la guerra in Iraq :)

George W. Bush
Pennsylvania Ave, 1600
Washington D.C.
U.S.A.

Anfatti cit  ;)  

 :( Niente per me? :bye: